mercoledì 9 marzo 2011

Una canna d'aperitivo?

Mi rendo conto solo ora che Capelli Rosa ha proprio un bel seno!
Il tessuto del toppino è teso; i capezzoli, induriti dal freddo, sembrano quasi bucarlo.
Dio che spettacolo! Vedere queste sode e morbide tette mi fa saltare il sangue al cazzo, mi fa venir voglia di sentirlo stretto in una morsa calda, di vedere la cappella sparire in tutta quella pelle, di raccogliere il mio seme sparso nel solco dei seni e di spalmarlo sui capezzoli, per farla eccitare ancora di più dopo una lunga e provocante spagnola.
Ecco, lo sapevo, mi è venuto duro.
Non che mi dispiaccia, ma non vorrei mettere in imbarazzo la ragazza.
Fa la dura, ma da come sta zitta temo di averla messa in soggezione...
"Che ci facevate in un posto del genere? Non mi sembra il tipo di locale che ti possa piacere...non che facesse impazzire neppure me del resto!"
"Hai fatto il filtro? Ok, bella; bho non so, cioè, non avevamo nessuna idea e avevamo solo voglia di scaldarci, ma spero che si sbrighino quei due, ho voglia di divertirmi stasera".
Mi guarda, con i suoi occhi verdi con troppo kajal, e accende la canna.
Sorrido mentre abbasso i finestrino e metto in moto, non vorrei mai farle congelare le chiappette!
L'odore dolciastro del fumo si diffonde nell'auto, mischiandosi alla perfezione con i sensuali bassi reggae; lentamente, molto lentamente, i vetri della macchina cominciano ad appanarsi, isolandoci dal mondo e dandoci tutta la privacy di cui abbiamo bisogno.
Finalmente la vedo rilassarsi, mentre ridiamo e ci passiamo la canna, con le nostre mani che si intrecciano sempre più ad ogni scambio.
Come i nostri occhi.
Le poche volte che lei non abbassa lo sguardo riesco a tuffarmi in un paio di grandi e dolci occhi, con una costatante aria di sfida e sicurezza, quasi a voler dimostrare di essere più matura delle apparenze.
Stanco di questo gioco da ragazzini, influenzato da una crescente erezione, mi metto la canna in bocca e le faccio cenno di avvicinarsi, prendendole il viso e aprendole la bocca, sentendo sotto le dita le sue labbra morbide e carnose e volendole già mordere...
Lei finalmente capisce e aspira dalla mia bocca.
All'improvviso un guizzo vermiglio esce dalle sue labbra e la sua lingua assaggia le mie, come a non voler perdere nemmeno una fiato di fumo.
Toltami sorridendo la canna dalla bocca, gliela porgo, guardandomi negli occhi lei morde il filtro e si protende verso di me.
Mi avvicino al suo viso, ma all'ultimo mi tuffo sul collo e leccandolo dolcemente arrivo fino alla sua bocca, dove succhio la canna direttamente dalle labbra.
Rabbrividendo ad occhi chiusi lei non può fare altro che spingere di più le sue labbra contro le mie, fino a quando non mi stacco per continuare il mio viaggio fino all'altra parte del collo.
Aperti gli occhi, recupera la canna e la getta dal finestrino.
Non le dò il tempo di capire, le prendo immediatamente la nuca e l'attiro a me, per sentire tutto il suo sapore.
Sento le labbra aprirsi, per farmi entrare, per accogliermi con la sua lingua eccitata e calda, per legarla alla mia, in un abbraccio appassionato.
La sua lingua è leggermente ruvida, quasi da gatta, e mentre le labbra si stringono su di me io la mordo leggermente, facendomela passare fra i denti, assaporando la sensazione eccitante che inonda il mio cervello.

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